Perché fare uno spurgo 

Oggi la maggior parte delle nostre case è dotata di moderni sistemi di fognatura per il trattamento, il riciclo e lo smaltimento degli scarichi. E qui vale la domanda Perché fare uno spurgo    Chi possiede una casa in campagna, una cascina o un’abitazione isolata fuori città conosce bene i pozzi neri e l’importanza di un loro periodico svuotamento e spurgo. Vediamo perché.  Perché fare lo spurgo dei pozzi neri?  Il pozzo nero è un sistema di raccolta dei rifiuti provenienti dagli scarichi di case ed edifici, presente quando non si è direttamente collegati alla rete fognaria pubblica e ad un depuratore.Si tratta di una grande serbatoio a tenuta stagna e interrato, all’interno del quale confluiscono tutte le acque nere e le acque grigie dell’abitazione. Rispetto alla fossa biologica, il pozzo nero ha solo un condotto di afflusso in entrata, ma non un canale di deflusso in uscita, pertanto le schiume, i residui e i liquami devono essere rimossi con maggiore frequenza per evitare otturazioni dei condotti, ostruzioni delle tubature e possibili incrostazioni.Inoltre, la solidificazione dei rifiuti all’interno dei pozzi neri rischia nel tempo di richiamare animali e insetti infestanti: una volta che il pozzo ha raggiunto il limite di capacità, i liquami possono fuoriuscire, attirando innanzitutto topi, facendo proliferare zanzare e blatte per deporre le uova e riprodursi, rendendo quindi necessarie opere di disinfestazione in quanto si tratta di animali possibili vettori di malattie.Non solo motivazioni economiche e di funzionalità (la mancata manutenzione può causare guasti più o meno gravi, complessi e di conseguenza costosi), quindi,  ma anche legate alla salute e alla salubrità degli ambienti della casa. Sottovalutare questo aspetto può essere molto pericoloso. Ecco perché è fondamentale eseguire una igienizzazione periodica del pozzo nero.Quando bisogna fare lo spurgo del pozzo nero?  Non esiste una risposta valida per tutti i casi e tutte le situazioni: la frequenza con cui effettuare lo spurgo dipende da diversi fattori, in particolare:  il tipo di impianti usati per la raccolta dei rifiuti, il numero di persone che vivono nell’abitazione, la tipologia e la quantità media di liquami che affluiscono.  Normalmente, si consiglia di eseguire una pulizia periodica dei pozzi neri almeno una volta all’anno: è questo il periodo minimo per garantire il mantenimento del loro buon funzionamento.L’intervento annuale potrebbe essere sufficiente solo, però, se si presta attenzione a non immettere corpi estranei o rifiuti di altra natura (assorbenti, xxxx) che potrebbero aggravare gli scarichi: non va dimenticato poi che normalmente questi impianti sono progettati per stoccare i soli liquidi provenienti da lavandini, docce e water, quindi è importante tenere sempre sotto controllo il livello dei liquidi, evitando i sovraccarichi. Come si pulisce il pozzo nero  La pulizia di un pozzo nero è un’operazione che richiede attrezzature e strumentazioni specifiche e competenze specifiche: non puoi effettuarla da solo, soprattutto per una questione di sicurezza!   È necessario rivolgersi a ditte specializzate che si occuperà prima dell’aspirazione e poi dello spurgo: il pozzo nero viene svuotato dei liquami e detriti sedimentati attraverso un tubo di aspirazione si pulisce il contenitore con pompe ad alta pressione e/o idropulitrici che stasano i tubi di scarico.

Link Utili:

Per fognatura (più formalmente sistema di drenaggio urbano o impianto di fognatura, volgarmente chiavica) si intende il complesso di canalizzazionigeneralmente sotterranee, per raccogliere e smaltire lontano da insediamenti civili e/o produttivi le acque superficiali (meteoriche, di lavaggio, ecc.) e quelle reflue provenienti dalle attività umane in generale.
Le canalizzazioni, in generale, funzionano a pelo libero; in tratti particolari, in funzione dell’altimetria dell’abitato da servire, il loro funzionamento può essere in pressione (condotte prementi in partenza da stazioni di pompaggio, attraversamenti, sifoni, ecc.).
Esistono 3 tipi di fognature: Nere, Bianche, Miste:
FOGNA NERA
Per il calcolo della fogna nera si fa riferimento alla portata nera media e di punta.
Il calcolo delle portate dipende dai seguenti parametri:

  • Popolazione (P): previsione della popolazione da servire durante la vita della fognatura (40 – 50 anni). Si calcola con formula, tipo quella dell’interesse composto o della curva logistica limitata o di Pearl, sulla scorta dei dati rivenienti dai censimenti.
  • dotazione idrica (d): espressa il l*ab/g, rappresenta normalmente la quantità di acqua individuale che deve essere garantita mediamente durante l’anno. Tale valore è di regola indicato dal Piano Regolatore generale degli Acquedotti (PRGA) o atti similari. ;
  • coefficiente di massimo consumo (m): rappresenta il rapporto tra la portata di punta Qp nel giorno di massimo consumo annuo e la portata media annua Q. Per tale coefficiente di norma si assume un valore pari a 2,25 anche se tale valore varia al variare della dimensione dell’abitato, cresce al decrescere della estensione del centro urbano;
  • coefficiente di riduzione (c) o coefficiente di afflusso in fognatura: coefficiente che tiene conto dell’effettiva aliquota di acqua potabile distribuita che dopo l’utilizzo viene scaricata nella fognatura; è dato dal rapporto fra la portata effettivamente scaricata in fogna e quella teorica calcolata in base alla dotazione idrica. Infatti la portata di scarico domestica è connessa, ma non coincidente, con quella distribuita dalla rete di distribuzione idrica urbana. Le differenze possono essere determinate da cause quali: a) utilizzazioni idriche che non comportano scarichi in fognatura nera (innaffiamento dei giardini, lavaggio delle strade, ecc.); b) perdite nella rete di distribuzione e per sfioro nei serbatoi. Pertanto non tutta l’acqua che viene immessa nella rete di distribuzione giunge agli utenti e poi da questi viene convogliata nella fogna nera. Nella pratica progettuale per tale coefficiente di regola si assume un valore variabile tra 0,7 e 0,8.

Nel caso di massicce immissioni all’interno del sistema fognante indipendenti dalla rete di distribuzione idrica (acque parassite), quali i fenomeni di infiltrazioni a seguito dell’alto livello della falda freatica si dovrà tenere in conto anche di queste ulteriori aliquote della portata.
La velocità relativa alla portata media non dovrà di norma essere inferiore a 50 cm/s per scongiurare la sedimentazione della materia fecale. Quando ciò non potesse realizzarsi dovranno essere interposti in rete adeguati sistemi di lavaggio. La velocità relativa alle portate di punta non dovrà essere superiore a 4 m/s.
FOGNA BIANCA
Per il dimensionamento della fogna bianca si fa riferimento alla massima portata pluviale che viene calcolata sulla base dello studio idrologico delle durate degli eventi meteorici, dell’estensione delle aree dei bacini scolanti e dei coefficienti di assorbimento dei terreni.
Tra i metodi più utilizzati per il calcolo della portata pluviale ci sono:

La velocità massima eccezionale non dovrà superare di norma 5 m/s.
I collettori pluviali generalmente sono dimensionati per bassi valori del tempo di ritorno (T = 2-10 anni). Essendo T ben minore della vita utile dell’opera (pari a circa 40-40 anni), in pratica si accetta che i collettori risultino insufficienti durante alcune piogge eccezionali (di intensità superiore a quella di progetto) con conseguente fuoriuscita dai pozzetti di linea dell’acqua convogliata. D’altra parte per evitare le eventuali saltuarie esondazioni occorrerebbe incrementare in misura economicamente inaccettabile il tempo di ritorno T pertanto per contenere i costi dell’opera si preferisce accettare tale rischio che non comporta perdite di vite umane (come nel caso delle dighe) e/o danni a cose (come nel caso dei canali).
FOGNA MISTA
Per la fogna a sistema misto, il dimensionamento dovrà essere fatto sia per condizioni di tempo asciutto (portate nere) che per quelle di tempo di pioggia (portate nere + portate pluviali), rimanendo valide indicazioni sopra riportate. (Wikipedia)

Relining

Il relining rappresenta un sistema di riparazione di canalizzazioni deteriorate che permette di evitare o ridurre le opere di scavo per i lavori. L’operazione consiste nell’introduzione dall’interno della tubazione stessa di una guaina che viene fatta aderire alla condotta deteriorata e infine fatta indurire.
L’operazione di relining, eseguita da imprese specializzate, viene svolta attraverso le seguenti fasi di intervento:

  • Ispezione televisiva iniziale
  • Predisposizione ed impregnazione del tubolare
  • Inserimento nella tubazione del tubolare impregnato di resina mediante pressione dell’aria
  • Introduzione dell’aria e polimerizzazione della resina
  • Taglio del tubolare in corrispondenza dei pozzetti
  • Eventuale riapertura allacciamenti laterali con fresa cutter robotizzata
  • Ispezione televisiva finale

(Wikipedia)

Disostruzione fognature Milano offre servizi come: pronto intervento allagamenti, disostruzione fognature, pulizie fogne, fosse biologiche e pozzi neri. (Sito)

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